Temporary Export Manager (TEM): lo specialista dello sviluppo internazionale delle aziende e i sostegni pubblici.

Il Temporary Export Manager è una figura che negli ultimi anni è diventata di importanza strategica per le aziende che vogliono sviluppare piani di internazionalizzazione strutturati e con una prospettiva di medio-lungo termine.

Tale figura è diventata un riferimento talmente importante per il mondo imprenditoriale che, negli ultimi anni, anche il sistema pubblico è intervenuto per supportare con finanziamenti e contributi l’inserimento di tale figura nelle aziende.

Nei prossimi paragrafi spieghiamo brevemente chi è e cosa fa il Temporary Export Manager e quali possibilità hanno pensato le istituzioni per aiutare le aziende a trovare il consulente o la società di TEM giusta.

Cos’è e come è nato il lavoro da Temporary Export Manager (TEM)

Il TEM è un libero professionista o una società di consulenza, che aiuta le aziende a preparare una solida strategia di internazionalizzazione grazie alla sua esperienza nell’export in determinati Paesi e settori.

Si tratta di una professionalità relativamente nuova.

Infatti, le aziende hanno lavorato per anni, con delle varianti a seconda della loro dimensione, facendo riferimento diretto alla figura degli agenti o dei procacciatori esteri, attivi sul proprio mercato di riferimento.

L’organizzazione commerciale sull’Area Estero all’interno delle aziende prevedeva un Direttore Commerciale. Nelle aziende con dimensioni più ridotte, a questo direttore era chiesto di gestire sia l’Italia sia l’Estero. Nelle aziende più grandi, erano spesso previsti due Direttori separati, che gestivano direttamente i commerciali presenti in Italia e nei Paesi esteri.

Le imprese, quindi, hanno utilizzato per anni all’estero lo stesso modello organizzativo che utilizzavano per l’Italia. Non hanno compreso fino in fondo che non era possibile traslare questo tipo di organizzazione nazionale. Perché? Perché ogni mercato estero è organizzato in modo diverso e richiede interventi specifici, che possono essere realizzati da persone dedicate e con esperienza in merito.

Si è quindi fatta viva sempre più l’esigenza di avere personale specializzato all’interno dell’azienda, possibilmente suddiviso per Aree Paese.

La richiesta di figure specializzate sui singoli mercati, ed anche su settori specifici, ha portato all’utilizzo di una figura nuova, il Temporary Export Manager, un esperto di internazionalizzazione che offre la propria esperienza sui mercati più diversi per un periodo determinato.

Il cosiddetto TEM aiuta l’azienda a porre le basi di una solida strategia internazionale senza impegnare l’azienda con pesanti costi fissi, in quanto è un lavoratore autonomo.

Tale figura ricopre dunque un ruolo cruciale per le aziende che si accingono ad affrontare nuovi mercati, a prescindere dalle loro dimensioni.

Infatti, il suo compito principale è quello di valutare in un primo momento e in modo preventivo come introdursi sui nuovi mercati e successivamente verificare i risultati. Se dopo questa analisi emerge la necessità di un intervento, il TEM progetterà delle azioni correttive per migliorare la penetrazione delle aziende nei mercati individuati.

L’intervento pubblico: agevolazioni e finanziamenti per introdurre in azienda un TEM

L’introduzione di uno specialista dell’internazionalizzazione trova anche il supporto delle istituzioni pubbliche.

Queste ultime hanno compreso da tempo come le aziende non possano prescindere dal ricorrere a questa tipologia di lavoratori autonomi: spesso però non possono neanche permettersi di introdurre stabilmente in azienda queste nuove risorse.

Per questo motivo, hanno realizzato strumenti di supporto per le imprese che intendono ingaggiare un TEM.

In particolare, oggi esistono diversi finanziamenti a favore delle aziende vogliono introdurre in azienda dei Temporary Export Manager, per sviluppare i mercati esteri.

Facciamo alcuni esempi di interventi finanziari in questo ambito:

  • I voucher per l’internazionalizzazione;
  • i finanziamenti agevolati;
  • i contributi a fondo perduto.

Prendendo in esame le diverse tipologie, proviamo ora a evidenziarne le principali caratteristiche, riportando anche alcuni esempi di prodotti finanziari messi a disposizione delle aziende negli ultimi tempi.

I voucher per l’internazionalizzazione.

In genere prevedono un intervento diretto sui compensi previsti per il TEM mettendo a disposizione delle aziende un voucher. Quest’ultimo si può intendere come contributo a fondo perduto, ma ha una natura formalmente diversa.

Negli ultimi mesi, per esempio, sono stati messi a disposizione delle aziende dei voucher che proponevano una copertura di quasi il 70% del compenso destinato dall’azienda ai TEM. In alcuni casi, si è trattato del 100% di tali spese a fronte di un aumento dei valori del fatturato estero dell’azienda rispetto a quelli dell’anno precedente.

I finanziamenti agevolati.

Offrono una copertura assolutamente vantaggiosa a fronte delle spese che le aziende sostengono per ingaggiare i manager per l’internazionalizzazione, intervenendo sui progetti di export con finanziamenti a tassi assolutamente vantaggiosi, di solito tendenti allo zero.

Tali finanziamenti prevedono spesso periodi di rimborso a lungo termine ed anche un periodo di preammortamento, che agevola l’impresa perché gli permette di spostare la restituzione degli importi finanziati più avanti nel tempo, per un periodo di tempo che corrisponde con il periodo di preammortamento.

Tra l’altro, in questa fase storica, caratterizzata purtroppo da un’emergenza pandemica, le istituzioni hanno voluto rafforzare ulteriormente il loro aiuto intervenendo sulle garanzie.

Infatti, normalmente, le garanzie vengono chieste a fronte dei finanziamenti agevolati. Le istituzioni però si sono sostituite all’impresa e hanno offerto una Garanzia di Stato, che va a sostituire completamente le garanzie. Questo permette così alle aziende di accedere ai finanziamenti.

I contributi a fondo perduto.

Spesso sono previsti su progetti regionali che utilizzano fondi europei, quali fondi indiretti, che coprono le spese di iniziative all’estero, con contributi anche fino al 100% per progetti particolari.

Tali contributi vengono erogati su progetti di internazionalizzazione già determinati dall’ente erogante.

Possiamo fare un esempio considerando la realizzazione di progetti internazionali che prevedano l’utilizzo di TEM, Temporary Export Manager, oppure di DEM, Digital Export Manager. Tali contributi vengono infatti erogati sulla base di bandi che possono prevedere, a seconda dei casi, non soltanto l’appoggio a manager specializzati sull’internazionalizzazione, ma possono anche prevedere altri contributi.

Quali?

Per esempio contributi per la partecipazione a fiere internazionali, oppure per la realizzazione di incontri B2B all’estero, o ancora per l’organizzazione di eventi all’estero.

Il forte sviluppo dell’utilizzo dei TEM, anche a seguito del forte supporto finanziario proveniente dal settore pubblico, ha creato la necessità di nuovi servizi di supporto all’attività del TEM  e delle imprese stesse.

Sono quindi nati dei nuovi servizi a favore delle imprese che hanno ulteriormente coinvolto sia il settore pubblico sia il settore privato. Insieme contribuiscono alla diffusione della figura professionale del TEM nel mondo imprenditoriale.

Altre iniziative per avvicinare TEM e imprese: motori di ricerca e corsi di formazione

Un primo esempio di questi servizi è la creazione di motori di ricerca che permettono di individuare i TEM disponibili sul mercato con le caratteristiche che più si avvicinano all’interesse dell’impresa richiedente.

I TEM vengono suddivisi all’interno dei motori di ricerca per area geografica e per settore merceologico e ciò porta ad un immediato confronto tra la domanda delle imprese e l’offerta proveniente dai TEM.  Un matching che risulta essere molto efficace per tutto il sistema.

Potremmo in tal senso fare l’esempio del motore di ricerca realizzato da TEM Italia. Qui puoi cercare un professionista per la tua azienda.

Un altro esempio di servizio che è nato a seguito della richiesta di TEM da parte del mondo imprenditoriale è nell’ambito della formazione.

È stato realizzato, infatti, un corso di specializzazione per TEM, in ambito istituzionale, rivolto ai giovani laureati che  vogliono ampliare la loro formazione con una preparazione tecnico-specialistica per acquisire le competenze necessarie a ricoprire il ruolo di Temporary Export Manager.

Il corso sviluppa tutte le tematiche dell’internazionalizzazione, con particolare attenzione alle tecniche di digital marketing, che è sempre più utilizzato per la strutturazione e la realizzazione di progetti di sviluppo  internazionale.

Anche in questo caso, indichiamo un corso realizzato da ICE. Per maggiori dettagli, clicca qui.

Conclusioni

Abbiamo visto come il settore pubblico è intervenuto in modo deciso anche in questo ambito, finanziando con risorse proprie i servizi proposti, sia alle imprese sia agli stessi TEM, che quindi possono usufruire  di questi servizi. Si tratta in alcuni casi di strumenti a titolo gratuito e, in altri, fruibili a tariffe agevolate, perché cofinanziati da fondi pubblici.

Vi è quindi grande attenzione per tutte quelle consulenze e servizi che agevolano l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

In tal senso, società di TEM, consulenza di credit risk management e i servizi di assicurazione del credito si spalleggiano per contribuire a organizzare e portare a termine una strategia di export di successo.


Laura Coradeschi è consulente aziendale nell’ambito della gestione e lo sviluppo dell’impresa; titolare dello “Studio Coradeschi Progetti” attivo a Bologna dal 2002 e socio di “IBPartners”srl dal 2016, società specializzata nella gestione di progetti per lo sviluppo internazionale delle imprese con sede a Bologna, ed uffici a Roma.

Dopo una Laurea in Economia e Commercio, con indirizzo Aziendale, presso l’Università degli Studi di Bologna, ha svolto per circa un decennio l’attività di Responsabile dell’Ufficio Estero di un’importante Associazione degli Industriali dell’Emilia-Romagna, prima di sviluppare le proprie attività in autonomia.

L’importante esperienza maturata negli anni ha portato Laura Coradeschi ad affiancare aziende di diverse dimensioni in molteplici attività, sia come studio che come società, caratterizzate dal fattore comune dall’assistenza alle aziende nella fase di sviluppo sui mercati nazionali ed internazionali, sia in affiancamento agli uffici funzionali che alla proprietà.