Factoring: cos’è e come funziona

In questo articolo vogliamo entrare nel dettaglio del factoring, facendo chiarezza su nozioni basiche quali:

  • Cos’è;
  • come funziona;
  • chi sono i soggetti coinvolti.

In particolar modo, entreremo nel vivo delle principali clausole con cui viene espletato questo servizio alle aziende: pro-soluto e pro-solvendo e quali sono le tipologie di factoring (Full, Maturity, International e Reverse).

Quest’analisi è utile per comprendere le differenze tra il servizio di factoring e l’assicurazione dei crediti, così come le circostanze in cui possano non solo coesistere come strumenti di protezione di un’azienda dal rischio di mancato pagamento, bensì essere il mix ideale.

Come sempre, il nostro approccio a temi di questo tenore è sì tecnico – per fornire un vocabolario basico della terminologia più frequente – ma altrettanto pratico, con esempi alla mano, affinché sia quanto più chiaro possibile.

Cos’è il factoring

Il factoring è il contratto tramite cui una società cede i propri crediti ad un istituto di credito (o intermediario finanziario), iscritto ad un albo apposito in base alla legge n. 52 del 1991 relativa all’acquisto dei crediti d’impresa.

Il motivo per cui le aziende ricorrono al factoring è quello di ottenere immediata liquidità, grazie all’anticipazione degli importi dei propri crediti.

Inoltre, inclusi nel servizio di factoring, vi sono una serie di servizi inerenti la gestione amministrativa dei crediti ceduti. A titolo esemplificativo (e non esaustivo): la liquidazione degli importi alla società, l’incasso, l’invio di eventuale notifica ai debitori fino all’eventuale gestione del recupero crediti – anche legale – in caso di mancato pagamento.

In generale, la società di factoring incaricata si assume l’onere di riscuotere il pagamento dei crediti e garantire il buon fine delle operazioni di incasso degli stessi. 

I soggetti coinvolti in un contratto di factoring sono essenzialmente tre:

  1. Il cedente – necessariamenteun’entità giuridicache cede i propri crediti commerciali al Factor in cambio di liquidità;
  2. il Factor, cioè la banca o l’ente specializzato che gestisce e anticipa al cedente una parte dei crediti di un’impresa;
  3. il ceduto, cioè l’azienda cliente del cedente.

Dal punto di vista finanziario, avvalersi del servizio di factoring consente al cedente un maggior controllo sui flussi di cassa in quanto si ha disponibilità immediata degli importi dei crediti e si ovvia all’incertezza dovuta al rischio di mancato pagamento.

Un altro vantaggio è rappresentato dal risparmio di costi delle risorse in quanto, essendo la gestione amministrativa dei crediti in capo al Factor, ogni persona in azienda può dedicarsi ad attività core e più remunerative.

In generale, possiamo affermare che possono trarre maggiore vantaggio da questo servizio, aziende che:

  • Operano in settori in cui la dilazione dei pagamenti ai clienti è tipicamente un fattore critico in quanto caratterizzate da tempistiche molto lunghe;
  • lavorano con il settore pubblico;
  • hanno un business in crescita e/o che vogliono entrare in relazioni d’affari con nuovi mercati oltre frontiera;
  • start-up, per le quali la gestione del capitale circolante costituisce un aspetto strategico dell’attività, in quanto si trovano in fase di sviluppo e crescita.

Clausole pro soluto e pro solvendo

Le principali clausole del servizio di factoring erogato da un Factor ad un cedente, sono due:

  • pro-soluto;
  • pro-solvendo.

Si differenziano dalla tipologia di onere che è a carico della società cedente. Di seguito, vediamo la definizione di ciascuna clausola, accompagnata da un esempio pratico.

Pro-soluto

Con la clausola pro-soluto l’azienda cede al Factor i propri crediti esistenti e futuri. In cambio del pagamento di una commissione, il cedente riceve dalla banca o intermediario finanziario l’anticipo dei crediti.

Il vantaggio per l’azienda nell’adottare questa clausola è rappresentato dal fatto che la società cedente trasferisce in capo al Factor sia il rischio di mancato pagamento alla scadenza da parte dei debitori, sia la responsabilità in caso di ritardo nei pagamenti da parte dei debitori (ceduti).

Si dice quindi che il Factor acquista i crediti in via definitiva, senza diritto di rivalsa in caso di inadempimento del debitore.

Facciamo un esempio.


La società Esse vende merce per € 10.000 alla società Zeta, concedendo una dilazione di pagamento di 90 giorni; la società Esse necessita però di quei soldi a breve e non può attendere 90 giorni. Avendo fatto ricorso al servizio di factoring con la clausola pro-soluto, la banca Ypsilon ha acquistato i suoi crediti.

Quest’ultima anticipa quindi alla soceità Esse l’importo del credito, inferiore nella misura in cui sosterrà le commissioni applicate dalla banca. Ypsilon diventa creditore nei confronti della società Zeta per l’intero importo di 10.000 €. Qualora Zeta non paghi alla scadenza, la società Esse non sarà responsabile e non dovrà attivarsi per recuperare il credito.

Pro-solvendo

Con la clausola pro-solvendo invece, l’azienda cede al Factor i propri crediti ma, a differenza della clausola pro-soluto, mantiene la responsabilità in caso di mancato pagamento da parte dei debitori ceduti e quindi il cedente dovrà attivarsi per il recupero degli stessi. Si dice quindi che la cessione dei crediti al Factor avviene con diritto di rivalsa sul cedente.

Il vantaggio in questo caso è dato dalla possibilità di ottenere lo smobilizzo dei propri crediti che diventeranno immediatamente liquidi, ottimizzando i flussi di cassa.

Prendendo in esame l’esempio di poco prima, la differenza sostanziale sta proprio nel fatto che il Factor acquista dalla società cedente Esse i crediti presenti, tra cui quello nei confronti del debitore Zeta pari a €10.000, con rivalsa nei confronti della società Esse qualora il debitore non rispetti la scadenza di pagamento.

Factoring: 4 tipologie principali

Dopo aver visto la definizione principale di factoring, passiamo ora a evidenziare quelle che sono le 4 tipologie principali.

Full Factoring

Il nome Full delinea il fatto che il Factor affianca una società acquistando i suoi crediti commerciali (presenti e futuri) su base continuativa.

Di fatto, il cedente usufruisce di tutte le attività tipiche che contraddistinguono il servizio di factoring:

  • l’acquisto dei crediti;
  • la loro gestione amministrativa;
  • la garanzia in caso di mancato pagamento da parte del debitore (se si tratta della clausola pro-soluto);
  • l’anticipazione dell’importo dei crediti alla società cedente, naturalmente al netto delle commissioni dovute al Factor.

Possiamo dire che il Factor in questo caso finanzia il capitale circolante.

Maturity Factoring

Nel caso in cui si tratti di Maturity factoring, la società cedente dovrà attendere che i crediti, per così dire, “maturino” per vedersi corrispondere l’importo dei crediti commerciali ceduti. Più precisamente, il pagamento da parte del Factor alla cedente avverrà ad una data certa concordata oppure alla naturale scadenza dei crediti.

In questo caso, perciò, il Factor non finanzia il capitale circolante della cedente.

International Factoring

È il servizio di factoring tipicamente International nel vero senso della parola. Rivolto infatti alle società con business internazionale che all’interno del portafoglio crediti ceduto hanno una componente di debitori esteri, con sede legale in diversi Paesi.

In questa circostanza, il Factor supporta le operazioni di import e export. Di conseguenza è un servizio adatto a tutte quelle società che vogliono veder crescere la loro presenza internazionale.

Reverse Factoring

Il Reverse, come dice la parola stessa, rovescia la logica applicata al factoring tradizionale.

Il soggetto che cede i propri crediti alla banca non è più il creditore (che conosciamo come il cedente) bensì è il debitore.

Chi ricorre a questa modalità è solitamente una grande azienda o la Pubblica Amministrazione, il cui scopo è quella di permettere ai propri creditori (per esempio piccole imprese) di ottenere tempi di pagamento rapidi.

Nel reverse factoring il Factor gestisce quindi più crediti provenienti da uno stesso debitore, aventi diversi creditori; ciò permette a questi ultimi di poter essere finanziati e di beneficiare al contempo di tassi di interesse meno onerosi.

Assicurazione del credito e factoring

Vi sono anche altri servizi che possono essere sia un’alternativa sia complementari al factoring: un esempio è l’assicurazione dei crediti commerciali.

Come spiegato ampiamente in questo articolo, assicurare le proprie vendite a credito significa proteggersi dal rischio di ricevere un pagamento in ritardo da parte del debitore o non riceverlo del tutto nel caso in cui questi fallisca.

Allo stesso tempo è possibile ricevere informazioni commerciali utili per siglare accordi vantaggiosi prevenendo eventuali rischi di insolvenza e anche ricorrere al servizio di recupero crediti.

Il tutto senza il rischio di incrinare i rapporti con clienti e fornitori. Infatti, a differenza del factoring, puoi stipulare un’assicurazione del credito e non c’è l’obbligo di avvisare l’azienda a cui hai accordato una dilazione e i cui crediti commerciali vengono assicurati.

Il rapporto è a due: azienda assicurata e Compagnia assicuratrice.

Quando invece viene coinvolto il Factor, il rapporto è a tre, come abbiamo visto: ceduto, cedente e Factor.

Solo se anche il ceduto accetta il factoring è possibile firmare questo tipo di contratto.

Infine, si può anche stipulare un’assicurazione del credito quando è già in corso il factoring. E in alcuni casi può essere la soluzione più sicura.

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