Cos’è e come viene valutato il rischio Paese

La valutazione del rischio Paese è uno strumento indispensabile per tutte le Società che intendono avviare o consolidare l’attività di export. Riassume, in sostanza, il rischio a cui è esposto il capitale investito così come ogni singola transazione commerciale.

Con riferimento ai crediti commerciali, il rischio Paese esprime la probabilità con cui il debitore non onorerà il pagamento delle fatture alla scadenza.

In questo articolo vedremo la definizione di rischio Paese e come viene valutato in base ai 6 elementi che caratterizzano il country risk, nonché la situazione attuale, grazie ad una mappa riepilogativa.

Cos’è il rischio Paese?

Il rischio Paese consiste nel grado di rischio, per l’appunto, in cui incorre una Società che intende investire in un Paese straniero. È rappresentato da un insieme di valori di riferimento che tengono conto di molti aspetti di natura economica, finanziaria, geografica, storica e politica.

Si riferisce pertanto alla possibile interruzione del pagamento da parte di soggetti giuridici esteri, a causa dell’interferenza di un governo sovrano estero. Parallelamente, il rischio Paese è correlato al rischio di default del governo estero stesso.

Più concretamente parlando, è la possibilità che uno Stato straniero dichiari bancarotta, determinando così il mancato pagamento del suo debito agli investitori. Più un Paese è fortemente indebitato e politicamente instabile, più esso genera un alto tasso di rischio per chi decide di investire su di esso.

Naturalmente, l’evoluzione di alcuni scenari sociopolitici (tra cui l’11 settembre 2001) hanno reso sempre più importante monitorare da vicino la situazione di molti Paesi. 

Rischio paese: 6 tipologie

Esistono diverse variabili di cui tenere conto per poter effettuare un’analisi complessiva del rischio Paese, riassunte qui di seguito in 6 tipologie (classificazione di Duncan Meldrum, 2000):

  • sovrano: legato alla possibilità e alla volontà dello Stato sovrano straniero di ripagare il proprio debito. È quindi legato alla sua reputazione e affidabilità sulla base delle esperienze di pagamento dei debiti precedentemente contratti;
  • politico: dipendente dalle condizioni politiche del Paese e dalla possibilità che gli equilibri interni ed esterni possano variare a danno degli investitori. Dal verificarsi di disordini politici, colpi di stato, sommosse o eventi che possano influire sulle regolamentazioni locali e sulle attività di import-export;
  • economico: si riferisce più nel dettaglio alle decisioni economiche prese da un determinato Paese che possano influire sui tassi di crescita e il livello di apertura agli scambi internazionali;
  • trasferimento: connesso alle decisioni prese o che possono prendere le autorità locali, circa eventuali restrizioni sui movimenti di capitali, dividendi e profitti. Ha a che fare anche con il rischio sovrano perché le decisioni prese a livello nazionale possono riguardare il blocco dei pagamenti verso l’estero;
  • di cambio: dipende dal cambio della valuta della nazione estera che sarà oggetto di considerazione da parte degli investitori che vorranno fare affari con quel Paese;
  • di posizione: riguarda la posizione geografica del Paese straniero, non solo come considerazione a sé stante ma anche in funzione degli Stati confinanti, le cui regolamentazioni potrebbero influenzare gli scambi con l’estero.

Mappa dei country risk 2021

Una Compagnia assicurativa specializzata, deve tener conto dell’attività export di una Società che intende assicurarsi. In particolare, la componente maggiormente considerata nel calcolo del country risk è legata al rischio politico.

Su questo ed altri fattori, la divisione di analisti (risk service) dell’assicurazione del credito redige indagini qualitative e quantitative al fine di determinare una mappa dei Paesi, indicando per ciascuno il rischio Paese.

Mappa del rischio Paese 2021 prodotta da Coface

Al termine del primo semestre 2021, corre una doppia valutazione che coinvolge da una parte ben 162 paesi a livello mondiale e dall’altra 53 settori merceologici messi insieme sotto esame, con l’intento di restituire una griglia di sviluppo per i prossimi 2 quarter.

Le previsioni sono rosee in quanto caratterizzate da una crescita globale del PIL del 5,6%. Naturalmente dopo una forte diminuzione dovuta ad un anno e mezzo di pandemia.

Il ritmo ed il tasso di vaccinazione della popolazione è un dato che traina questa percentuale e segna la ripresa della fiducia da parte dei consumatori e quindi delle aziende.

I Paesi che hanno registrato una valutazione in aumento (e quindi positiva) del rischio Paese sono capitanati dagli USA che passano ad un punteggio in rialzo di A2, seguiti da: Russia, Arabia Saudita, Ecuador, Repubblica del Congo, Azerbaijan, Botswana, Guinea, Messico, Australia e Canada.

Per quanto riguarda i trend di settore, i 53 valutati hanno registrato un miglioramento che vede in testa quelli dei metalli, della carta e del legno.

Ogni ulteriore approfondimento è disponibile scaricando il Barometro Rischio Paese e Settoriale 2° Trimestre 2021.

In aggiunta, puoi leggere il recente aggiornamento relativo al 3°trimestre del 2021 a questo link: https://www.coface.it/News-Pubblicazioni/Tutte-le-pubblicazioni-di-Coface-Coface/Barometro-rischio-paese-e-settoriale-3-Trimestre-2021.

In definitiva, una Società italiana che stia già esportando o che intenda farlo, non può non prendere in considerazione la valutazione del rischio Paese.

Ancora più fondamentale è dotarsi di strumenti utili a proteggere il proprio capitale e i flussi di cassa, come l’assicurazione dei crediti commerciali esteri.

Richiedi informazioni per saperne di più e capire come attivare una copertura assicurativa funzionale, per prevenire il rischio di insolvenza di operatori stranieri.


Francesca Lucente

Contatti:

Francesca Lucente è Copywriter e creatrice del blog leggiamorevolution.it

Dopo oltre 15 anni di esperienza come commerciale in multinazionali del mondo bancario, petrolifero e dell’assicurazione del credito, ha deciso di impiegare le proprie competenze specializzandosi in Corporate Storytelling scrivendo in chiave SEO, ottimizzando i testi per i motori di ricerca, aiutando professionisti ed aziende a raccontare online il loro brand.

Il suo obiettivo è quello di creare relazioni online tra le aziende ed i loro potenziali clienti affinché diventino proficue collaborazioni anche offline.