Strumenti UE per le PMI: EIC Accelerator Open

Nell’ambito della nuova programmazione finanziaria 2021-2027, la Commissione Europea ha creato il Consiglio Europeo per l’Innovazione e ha stanziato circa 10 miliardi di  euro per progetti innovativi presentati da Piccole e Medie Imprese e piccole Mid-Cap (fino a 500 dipendenti).

Tale somma è stata predisposta attraverso un Fondo per l’Innovazione dell’Imprese (EIC Found), nell’ambito di Horizon Europe, il principale programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione con un budget di 95,5 miliardi di euro.

EIC Pathfinder e EIC Accelerator

In questa nuova fase pilota, l’EIC Found prevede due nuovi strumenti: EIC Pathfinder ed EIC Accelerator.

Il primo è più rivolto alla fase progettuale e di ricerca, mentre il secondo vuole sostenere la realizzazione e l’introduzione sul mercato di progetti identificati come innovativi.

Cos’è l’EIC Accelerator? Scopriamo Open e Challenge

Andiamo ad approfondire l’EIC Accelerator. Abbiamo detto che il programma sostiene i progetti delle imprese che vogliono sviluppare nuovi servizi, nuovi prodotti o nuovi modelli di business portando innovazione nel loro settore e si presenta con due diverse modalità: l’EIC Accelerator Open e l’EIC Accelerator Challenge.

  • Nell’ambito dell’EIC Accelerator Open, si possono presentare progetti in qualsiasi settore, in una tipica procedura bottom-up, senza limitazioni relative a tematiche e ambiti suggeriti dall’UE.
  • Nel caso dell’EIC Accelerator Challenge, invece, le aziende che intendono partecipare devono iscriversi ai bandi proposti periodicamente dall’Unione Europea su specifiche tematiche di interesse, in modalità top-down.

Il finanziamento aperto di EIC Accelerator è aperto, quindi, per le imprese che hanno in cantiere progetti che presentino delle innovazioni di grande impatto, in qualsiasi campo della tecnologia e delle applicazioni. Aziende PMI (e Mid-Cap fino a 500 dipendenti) e nuove start-up.

Il suo obiettivo è infatti quello di aiutare queste imprese ad accelerare i loro processi di crescita sui mercati europei e globali (scaling-up).

In particolare, il finanziamento EIC Accelerator Challenge si rivolge generalmente a imprese che presentino importanti innovazioni sulle seguenti tematiche:

  • Tecnologie strategiche digitali e sanitarie;
  • innovazioni Green Deal per la ripresa economica.

Eic Accelerator: Come funziona e come partecipare?

Abbiamo visto come i due programmi previsti dall’EIC Accelerator, Open e Challenge, sono stati creati per sostenere  la creazione di nuove Piccole e Medie Imprese (PMI), le cosiddette start-up, così come società spin-off  di Università o enti di ricerca, al fine di introdurre sul mercato delle innovazioni che possano cambiare le regole del gioco di un settore e del relativo mercato.

Vediamo ora nel dettaglio come funziona il finanziamento.

L’EIC Accelerator supporta le imprese essenzialmente con due tipi di strumenti:

  • Contributi a fondo perduto fino ai 2,5 milioni di euro per i costi di sviluppo dell’innovazione, con una percentuale di cofinanziamento del 70%;
  • investimenti (partecipazioni dirette) che partono da 500 mila euro fino a 15 milioni di euro gestiti dall’EIC Fund per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale e l’introduzione sul mercato. Il Fondo interviene con un cosiddetto “capitale paziente”, il cui ritorno finanziario viene distribuito nel medio-lungo periodo.

Tramite l’EIC Found, la Commissione Europea, per la prima volta nella sua storia, può investire sotto forma di equity nelle società innovative che partecipano all’EIC Accelerator con una quota partecipativa, che può partire dal 10%  e può arrivare fino al 25% del capitale sociale delle imprese.

Di conseguenza, uno degli effetti collaterali conseguenti alla partecipazione al Fondo dei nuovi progetti d’impresa è quello di attirare l’attenzione di altri investitori privati, che possono aprire la possibilità di aumentare la quota di finanziamento sui progetti stessi.

Tra gli investimenti più recenti in cui è entrato il Fondo, vediamo interventi nell’economia circolare, la salute, e l’Internet delle cose (IoT).

Per fare alcuni esempi, citiamo gli investimenti in:

  • Un progetto che fornisce una soluzione naturale per la protezione post-raccolta della frutta e della verdura;
  • un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma che trasforma la formazione grazie alla realtà virtuale;
  • un progetto che sviluppa una tecnologia che consente l’utilizzo dell’idrogeno nei motori diesel;
  • un progetto che prevede l’utilizzo di legno di scarto per ottenere materie prime;
  • un progetto che prevede la realizzazione di uno strumento decisionale per il trapianto di fegato basato sulla firma molecolare.

Infine, ricordiamo che le aziende selezionate dall’EIC, oltre al finanziamento, ricevono supporto con servizi di coaching, mentoring, e molte altre opportunità selezionate per le imprese parte della comunità EIC.

In questa comunità vengono invitate le nuove imprese innovative provenienti da tutti gli Stati Membri della UE e anche dai Paesi Associati a partecipare al programma EIC Accelerator. In particolare, sono viste con favore le candidature di start-up e PMI che presentino delle donne nei ruoli dirigenziali.

Interessante, vero?

Come partecipare, allora? Qual è il processo di selezione?

Selezione dei progetti innovativi presentati.

Le fasi di selezione delle PMI

In primo luogo, in ogni momento dell’anno, le aziende possono presentare in UE una domanda sintetica che riassuma le principali caratteristiche del progetto.

Se poi la proposta dovesse risultare interessante, verrà richiesta all’azienda che l’ha presentata una presentazione più dettagliata da sottoporre alla valutazione dei funzionari europei, oltre che di specialisti esterni e professionisti del settore interessato dal progetto.

La prima breve presentazione dovrà essere necessariamente accompagnata anche da un video pitch e da una presentazione di alcune slides che riescano a descrivere sommariamente ma in modo efficace il progetto, l’innovazione apporterebbe sul mercato ed anche il team di impresa che si occuperebbe del suo sviluppo.

Gli esperti UE, dedicati alla valutazione di questi progetti, si impegnano a dare un feedback agli imprenditori entro 4 settimane e, se la domanda soddisfa i criteri di base per il finanziamento dell’Acceleratore EIC, le imprese dovranno presentare una domanda completa entro le date di cut-off previste dall’UE.

Normalmente le date di cut-off entro cui presentare le domande complete sono un paio nel corso di ogni anno.

In seguito, nel caso in cui le domande presentate vengano ritenute conformi ai criteri previsti per il finanziamento EIC Accelerator, gli imprenditori dovranno sostenere infine delle interviste faccia a faccia con una giuria EIC come fase finale del processo di selezione.

Superata positivamente quest’ultima intervista, sarà possibile usufruire del finanziamento per l’azienda selezionata.

Bene, facciamo ora un riassunto di quanto detto.

Per partecipare all’EIC Accelerator bisogna passare 3 diverse fasi di selezione:

  • La presentazione di una domanda sintetica (Video-Pitch e slides);
  • La presentazione di una domanda completa entro le date di cut-off (entro il 6 ottobre nel 2021);
  • L’intervista finale con una giuria EIC.

Deadlines: date di cut-off per presentare domanda nel 2021

Nel corso del 2021, la prima data era prevista lo scorso 16 giugno.

Di conseguenza le aziende interessate devono presentare domanda completa entro la seconda deadline proposta che è, invece, il 6 di ottobre.

Qualche dato sui finanziamenti precedenti

Bisogna sapere che il nuovo programma EIC Accelerator, già avviato per il 2020, è andato a sostituire il vecchio SME Instruments, eliminando la Fase 1 (Studio di Fattibilità)  e implementando la Fase 2 (Realizzazione dell’Innovazione) del vecchio strumento.

Alla fine del 2020, l’EIC aveva già lanciato alcune date di cut-off come piano pilota, anche se era ancora attivo il vecchio SME Instrument, nell’ambito del precedente Horizon 2020, al fine di mettere a punto il nuovo  strumento.

In questa prima fase pilota dell’EIC Accelerator, la competizione è stata molto spinta.

Infatti, sono state presentate 4.200 domande da parte di oltre 1.700 imprese, per un totale di 15 milioni di euro, e di queste  sono state selezionate 38 imprese che avevano presentato progetti innovativi conformi ai criteri dell’EIC Accelerator.

Tali imprese selezionate nell’ambito del cut-off di ottobre 2020 provenivano da 18 Paesi, in modo più ricorrente da Germania, Francia e Israele.

L’Italia ha presentato il maggior numero di domande in Europa, ben 457, ma tra queste soltanto una è stata selezionata come azienda che potesse accedere al finanziamento. Si tratta di un’azienda lombarda che opera nel settore dei sistemi di ricarica per le auto elettriche, che ha inventato un sistema di ricarica automatico conduttivo per le auto elettriche, grazie al quale l’auto potrebbe connettersi automaticamente e ricaricarsi in assenza di cavi (Wireless), ogniqualvolta che si trova all’interno del parcheggio privato del proprietario.


Laura Coradeschi è consulente aziendale nell’ambito della gestione e lo sviluppo dell’impresa; titolare dello “Studio Coradeschi Progetti” attivo a Bologna dal 2002 e socio di “IBPartners”srl dal 2016, società specializzata nella gestione di progetti per lo sviluppo internazionale delle imprese con sede a Bologna, ed uffici a Roma.

Dopo una Laurea in Economia e Commercio, con indirizzo Aziendale, presso l’Università degli Studi di Bologna, ha svolto per circa un decennio l’attività di Responsabile dell’Ufficio Estero di un’importante Associazione degli Industriali dell’Emilia-Romagna, prima di sviluppare le proprie attività in autonomia.

L’importante esperienza maturata negli anni ha portato Laura Coradeschi ad affiancare aziende di diverse dimensioni in molteplici attività, sia come studio che come società, caratterizzate dal fattore comune dall’assistenza alle aziende nella fase di sviluppo sui mercati nazionali ed internazionali, sia in affiancamento agli uffici funzionali che alla proprietà.